Caro lettore,
le parole che seguono sono il testo di una canzone che mi piace ascoltare spesso ma che da un po' di tempo era assente nella mia vita. Una canzone che nel 1992 mi ha emozionato tantissimo e nel 2000 ha accompagnato un momento di grande cambiamento. Ora nel 2010, nella Mansarda è ritornata a farsi sentire e a volersi far comunicare, almeno nelle parole se non nella melodia, per essermi accanto ancora una volta nella mia rinascita. Leggi, ascolta, immagina la melodia che tu vuoi, per essere io e te vicini...
OGNUNO
Ognuno ha un tavolo di situazioni
apparecchiate dalla vita
ognuno mangia i suoi momenti buoni
ogni speranza grande e ripulita
e beve sempre dalle sue emozioni
ognuno vede quello che ha davanti
la pioggia fitta e le schiarite
ognuno cresce in mezzo a tutti quanti
a volte è causa delle sue ferite
ognuno dice cose inutili e importanti
Ognuno è figlio di se stesso
ma non dimentica che è padre
dei giorni duri come un osso
di quella cesta di scemate
ognuno disfa e poi ricuce
ognuno parla e si traduce
ognuno spende più di tanto
ed è padrone poi di niente
ognuno quando è troppo solo
si mischia al cuore della gente
Ognuno ha un numero di confessioni
fantasmi stesi sotto il letto
le scottature delle delusioni
una certezza chiusa dentro il petto
ognuno ha un tempio di momenti vuoti
ognuno sbriciola le sue risate
come pannocchie di frumento
ognuno vive notti più agitate
notti di luna diventate argento
ognuno aspetta quando arriva la sua estate
Ognuno scivola sul tempo
anche se mette le radici
la vita soffia troppo vento
tra i boschi delle sue pendici
ognuno semina promesse
che son promesse di una guerra
ognuno cambia il suo destino
perché si illude di cambiarlo
io, come ognuno, stamattina
ho aperto gli occhi e comincia il ballo
(Testo di Fabrizio Berlincioni)
Un saluto da Robinton
le parole che seguono sono il testo di una canzone che mi piace ascoltare spesso ma che da un po' di tempo era assente nella mia vita. Una canzone che nel 1992 mi ha emozionato tantissimo e nel 2000 ha accompagnato un momento di grande cambiamento. Ora nel 2010, nella Mansarda è ritornata a farsi sentire e a volersi far comunicare, almeno nelle parole se non nella melodia, per essermi accanto ancora una volta nella mia rinascita. Leggi, ascolta, immagina la melodia che tu vuoi, per essere io e te vicini...
OGNUNO
Ognuno ha un tavolo di situazioni
apparecchiate dalla vita
ognuno mangia i suoi momenti buoni
ogni speranza grande e ripulita
e beve sempre dalle sue emozioni
ognuno vede quello che ha davanti
la pioggia fitta e le schiarite
ognuno cresce in mezzo a tutti quanti
a volte è causa delle sue ferite
ognuno dice cose inutili e importanti
Ognuno è figlio di se stesso
ma non dimentica che è padre
dei giorni duri come un osso
di quella cesta di scemate
ognuno disfa e poi ricuce
ognuno parla e si traduce
ognuno spende più di tanto
ed è padrone poi di niente
ognuno quando è troppo solo
si mischia al cuore della gente
Ognuno ha un numero di confessioni
fantasmi stesi sotto il letto
le scottature delle delusioni
una certezza chiusa dentro il petto
ognuno ha un tempio di momenti vuoti
ognuno sbriciola le sue risate
come pannocchie di frumento
ognuno vive notti più agitate
notti di luna diventate argento
ognuno aspetta quando arriva la sua estate
Ognuno scivola sul tempo
anche se mette le radici
la vita soffia troppo vento
tra i boschi delle sue pendici
ognuno semina promesse
che son promesse di una guerra
ognuno cambia il suo destino
perché si illude di cambiarlo
io, come ognuno, stamattina
ho aperto gli occhi e comincia il ballo
(Testo di Fabrizio Berlincioni)
Un saluto da Robinton